Le origini d’Introd

Abitato fin dall’era neolitica, Introd è uno dei 74 comuni della Valle d’Aosta. Paese di media montagna, occupa la parte inferiore delle valli di Rhêmes e di Valsavarenche, all’imbocco del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La posizione geografica del suo capoluogo (880 m./slm), tra la Dora di Rhêmes e del torrente Savara, è all’origine del toponimo “Introd” (“entre-eaux”: tra le acque). I suoi abitanti ancora oggi, accanto al francese e all’italiano (le due lingue ufficiali della Valle d’Aosta) utilizzano il patois, dialetto franco-provenzale comune alle tre regioni alpine ai piedi del Monte Bianco (Valle d’Aosta – Svizzera Romanda – Savoia ).
La posizione ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso fa si che, nella stagione estiva, da Introd si snodi una rete di sentieri ottima per il trekking o per gite in mountain-bike. Nel periodo invernale Introd propone degli itinerari per passeggiate con le “ciaspole” ed è in una posizione centrale rispetto alle principali stazioni di sci alpino e nordico della Valle d’Aosta.
Il paese di Introd è conosciuto per essere un luogo amato dai Pontefici. Qui due Papi hanno trascorso le vacanze, alternando rilassanti escursioni in montagna a intensi momenti di preghiera, di lettura e di riflessione, favoriti dalla quiete e dalla bellezza del luogo. Per ben dieci volte, dal 1989 al 2004, la località di Les Combes, ha ospitato Papa Giovanni Paolo II, e quest’estate 2009 Papa Benedetto XVI tornerà per la terza volta, dopo le vacanze del 2005 e del 2006.

Importanti sono ad Introd le testimonianze del passato:

  • Il castello di Introd, risalente al 1260,  aperto alle visite guidate dal 2007;
  • L’Ôla, antica struttura ospitante le stalle, le scuderie e i fienili del castello;
  • I granai, considerati il miglior esempio valdostano di costruzione in pietra e legno dell’epoca medioevale, visitabili assieme al castello;
  • La chiesa, dedicata alla conversione di San Paolo, con il suo altare barocco, oltre alle numerose cappelle e edicole nelle frazioni del paese;
  • I due ponti, che collegano il capoluogo ai villaggi a valle, anche se più recenti meritano una visita: il “Pont Neuf” con i suoi 80 metri circa di altezza, passa per essere il ponte più alto della Valle d’Aosta;
  • La “maison Bruil”, tipico esempio di costruzione rurale valdostana che ospita un museo sull’alimentazione tradizionale e i laboratori “dell’Atelier du goût”.

Introd ha una naturale vocazione al turismo legato alla cultura, all’agricoltura e alla natura. Sono visitabili sul territorio comunale la “Maison Musée Jean Paul II”, un museo dedicato alla figura del Papa Giovanni Paolo II, e il “Parc Animalier d’Introd”, struttura privata che con i suoi tre ettari di estensione permette incontri ravvicinati con uccelli e mammiferi del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Da non dimenticare i numerosi laboratori degli artigiani del legno, le aziende agricole e vitivinicole, che offrono un’ampia scelta dei prodotti tipici dell’artigianato e dell’eno-gastronomia valdostana.